sabato 12 luglio 2008

Sulla verità

Alcuni recenti avvenimenti mi hanno fatto riflettere sul perché alcune persone hanno un bisogno esagerato della verità.

Dico esagerato, perché certamente l’amore per la verità è una nobilissima cosa, ma a queste persone accade un paradosso: esse ottengono spesso tra i loro cari solo confusione, frustrazione, risentimenti ed infine una (certo involontaria) infelicità.

L’argomento quindi è di per sé interessante e merita un approfondimento.

Le varie espressioni con cui si manifesta sono tra l’altro: “adoro la trasparenza, non dico mai bugie, amo la verità sopra ogni cosa, odio i compromessi” e via discorrendo.

Per prendere l’argomento da lontano, consiglio di leggere ora le citazioni alla fine del testo.

Appurato quindi che l’argomento è notevole, ed ha appassionato le menti più elette, proviamo ora noi nel nostro piccolo a fare alcune affermazioni generali.

Assioma 1:

Nel mondo, le cose si comportano con oggettività, semplicità, e coerenza.

Nella natura fisica, non esiste il paradosso. Esiste solo una possibile, faticosissima, umile e sobria conoscenza (mai arrogante e definitiva!). Qualcuno ha detto che questa conoscenza – a volte chiamata scienza - è solo “un insieme di ragionevoli supposizioni supportate da fatti ed osservazioni”. La seconda parte (l’osservazione) è fondamentale, per poter distinguere inutili anche se affascinanti idiozie (i ciarlatani) , da quello che l’uomo con grande fatica può seriamente conoscere. Questa osservazione non è banale: richiede studio, dedizione, fatica grandissima e genio profondo e disinteressato. Tutte qualità assai rare oggi. Ma passiamo oltre. Vi consigliamo solo, infine, da buoni amici, di non spendere troppo tempo su stupefacenti affermazioni come: “nel 2025 ci sarà l’età dell’oro perché l’ha detto il vecchio della montagna dell’agartha” oppure (un classico!): “anche la moderna scienza quantistica ha finalmente accettato il fatto che i saggi dell’oriente hanno sempre detto e saputo...” e via di questo passo.

Assioma 2

Nel mondo, le persone si comportano con la massima soggettività, complicazione e incoerenza.

Il mondo delle persone è il mondo del paradosso, semplicemente perché è il mondo della interpretazione e del giudizio. Perché l’insieme dei giudizi umani generi così facilmente paradossi (come quello da cui siamo partiti), è appunto il tema dei paragrafi seguenti.

Assioma 3

Nel mondo delle persone, più si cerca di sfuggire a qualcosa, più questa ci seguirà.

Come vedete, questo è un paradosso.

Assioma 4

Nel mondo delle persone, la quantità diventa qualità.

Esempio calzante: anche un bene, se non perfettamente dosato, può diventare male (una medicina; una madre troppo protettiva, ecc).

Oscar Wilde ha espresso beinissimo la cosa come : “In materia di grande importanza, lo stile, non la sincerita', e' la cosa essenziale.”

Assioma 5

Il paradosso nasce sempre dall’esagerazione, e dalla confusione dei livelli di applicazione dei nostri giudizi.

Questa è una cosa che viene perfettamente dimostrata in matematica, nella “teoria degli insiemi”, e quindi lasciamo stare; però prendetela per buona.

Tutto ciò stabilito, andiamo ora a ruota libera.

Vediamo come si applicano subito i princìpi su esposti ad una situazione tipica.

Ad esempio: vogliamo essere assolutamente sinceri con i nostri amici. Così eviteremo ogni fraintendimento; non potranno mai accusarci di nulla; sfuggiremo quelle situazioni imbarazzanti dove ognuno accusa l’altro – perché noi saremo oggettivi potendo citare innumerevoli fatti su cui siamo stati “trasparenti”.

Intanto, per quanto riguarda i fatti, state violando il principio 1: i fatti appartengono solo al mondo delle cose: nel mondo umano non ci sono “i fatti” (solo interpretazioni – e quanto diverse!) ed essi inimicano sempre più le persone. Chi non ha visto liti interminabili infarcite di “fattarelli”?

(un saggio consiglio: appena vi sentite trascinati in una elencazione di “fatti”, fuggite a gambe levate!).

Chi non ha visto persone normalmente intelligenti negare anche le verità più evidenti?

Per il riconoscimento della vostra agognata oggettività poi, scordate ogni speranza (principio 2): non riuscirete mai – perchè non siamo attrezzati per farlo – ad essere oggettivi e “intelligenti” nelle cose umane.

Continuando, la vostra ansia di essere “inattaccabili” vi porterà dritti dentro il principio 5, e produrrà il paradosso di ottenere il contrario di quello che agognate con tanta ossessione.

In quanto allo sfuggire liti e incomprensioni, qui interviene drammaticamente il principio 3.

Anche se – lo so - pensate - ma come - se cerco di sfuggire a qualcosa, con tutto il mio essere, e io sono una persona sana ed intelligente, bene o male ci riuscirò!

Oddio, non è che qualcuno non ci possa riuscire. Ma solo pochissimi sanno e possono farlo. Più rari della mosca bianca.

Ed allora accettiamo il fato, accettiamo l’errore di giudizio, accettiamo l’incoerenza.

Ciò, in senso poetico, significa accettare di vivere nella penombra..

La luce spietata non è cosa per gli umani. I nostri occhi ne soffrirebbero irreparabilmente. Al punto da diventare ciechi. Al punto di cadere miseramente dove un cieco dalla nascita si muoverebbe meglio di noi. Approfondiamo.

La luce

Forse la citazione più bella che ricordo a questo proposito (non so nemmeno di chi è) è questa: “In ogni cosa c’è una crepa e da lì entra la luce”

Questa breve frase contiene una bella immagine che andrebbe molto approfondita.

Faccio un nbreve tentativo, tanto per insistere sul fatto che gli umani “non solo vivono nella penombra, ma lì sviluppano le doti migliori

Una crepa..

Questa “crepa” ci ricorda la grotta platonica. Il saggio sa che l’uomo non può vedere la luce direttamente. Solo la divinità può. Noi possiamo vedere faticosamente le ombre, e da lì intuire umilmente qualche parziale verità. Questo la dice già lunga sulla inattualità di una totale verità.

Questa crepa inoltre consente di vedere perchè è una imperfezione!

In una casa perfetta la luce non entra.

Di nuovo, una grande intuizione paradossale.

Grazie alla crepa, ed alla imperfezione, possiamo vedere, ma nella penombra.

La luce che entra:

La luce che entra da una crepa è per forza di cose precaria, stretta, polverosa, irregolare.

Quello che vedremo, sarà più collocato nella penombra e nel contrasto.

Dovremo abituarci e zone di luce e di buio; intravvedere, scoprire.

Nelle zone troppo direttamente illuminate probabilmente vedremo male e socchiuderemo gli occhi

Ricordiamo infine che la luce visibile è per forza di cose un compromesso: sono le frequenze intermedie quelle che vediamo; le altre sono invisibili, ed anche dannose.

Qualche altro paradosso tanto per..

1-Amici e amiche trasparenti, correte il rischio che per troppa trasparenza... non vi si veda più!

2-Per troppa profondità – troppo sbandierata – si corre il rischio di diventare superficiali!

3-Se volete porvi al riparo delle critiche, è meglio provocarle. Tante. Perchè nessuno può vivere normalmente senza. Almeno nell’insieme concederete al vostro prossimo di tenersi quelle minori, di cui vi importa meno. E tutti saranno felici e contenti.

4- Per troppa sensibilità, si rende il prossimo insensibile. Per retroazione, ciò ci convincerà vieppiù della malvagità del mondo.. e via di questo passo.

1.1. Citazioni sulla verità

Gide, André

Avevo paura di gridare troppo forte - e di sciupare la poesia - se avessi detto la verita' - la verita' che bisogna capire - preferendo mentire ancora - e aspettare, aspettare, aspettare.

Confucio

E' l'uomo che fa grande la verita', non e' la verita' che fa grande l'uomo.

Pinter, Harold

Qualsiasi cosa non e' necessariamente vera o falsa: puo' essere sia vera che falsa.

Miller, Henry

Non vado in cerca di verita': quello che voglio e' illusione, mistero intrigo.

Musil, Robert

Il linguaggio di ogni giorno e' un mezzo con cui nessuno puo' esprimersi in modo univoco.

Watts, Alan

Gli uomini ragionevoli - e cioe' umani - saranno sempre capaci di compromesso, ma gli uomini disumanizzati perche' ciechi adoratori di un'idea, sono dei fanatici nemici della vita.

Whitman, Walt

Io mi contraddico. Sono ampio. Contengo moltitudini.

1.2. Altre citazioni pertinenti

Hugo von Hofmannstahl

La profondità va nascosta. Dove? Alla superficie.

Arsan, Emmanuelle

A volte la malvagita' nasce dal sacrificio.

Tonali

C'e' una sola qualita' umana che vince sempre: la debolezza. (Ricordate Blade Runner).

Crosby, Stills, Nash, Young

La confusione ha il suo costo.

1 commento:

astrotau ha detto...

COMMENTO DA F.U.

Personamente credo che l'uomo poco evoluto, immerso ed identificato con il mondo della materia sia poco consapevole di essere immerso nelle polarità per cui alterna sempre su due possibilità : o bianco o Nero.... l'eventualità di entrambe e circostanze è poco frequentata per una incapacità della mente a vedere contemporaneamente in diverse prospettive.

In tanti casi si tratta di una pura e semplice questione di 'controllo': se mi pongo nella verità e nella trasparenza ed 'esigo' che l'altro faccia altrettanto la situazione è maggiormente sotto il mio controllo ed io posso 'dirigerla' a mio favore....

Rinunciare alla verità esterna significa accettare le contraddizioni insite nella natura umana e sondare in quell'unico spazio di verità che non è mai fuori ma solo all'interno di sè , non è nelle discussioni ma si presenta solo nel silenzio, non si riferisce agli altri ma solo a se stessi.

Aggiungo: anche qui, in questo spazio interiore, ciò che oggi è vero domani potrebbe non esserlo. Tutto è transitorio, e anche la verità è vera solo nel momento che la cogli, ma può essere confutata in qualunque momento da un'altra verità più corrispondente... e così via.

Nutrire sani dubbi è uno dei tanti modi intelligenti di apprezzare la verità.